Silvia Ghisio

Come ti aiuto ad essere efficace nel colloquio di selezione. | La storia di Gioia | Caso

Come ti aiuto ad essere efficace nel colloquio di selezione. | La storia di Gioia | Caso

Come ti aiuto ad essere efficace nel colloquio di selezione. | La storia di Gioia | Caso



Gioia è felicissima perché domani incomincia un nuovo lavoro. 

Mi ha scritto questo messaggio "Gentile dottoressa abbiamo lavorato insieme nei mesi scorsi e tengo a dirle che domani inizio in una nuova azienda! 
non ero soddisfatta e mi sono detta .... meglio camminare verso la ricerca della felicità piuttosto che stare immobile e continuare a lamentarsi..!"

Non sa se sarà quello della sua vita ma di certo è un importante successo dopo mesi di ricerca e un'ottima opportunità!

Mi ha contattata con una domanda specifica: il suo cv passava la fase di screening e veniva convocata ai colloqui, poi qualcosa non funzionava. 

L'ho ascoltata e abbiamo lavorato insieme sulla sua efficacia in sede di colloquio. 

Un pò come quando ci soffermiamo a guardarci, insieme a qualcuno che restituisce, descrive e aiuta ad interpretare.

Ci si sente meglio perché più confidenti e sicuri.

Da molti anni parlo, ascolto e incoraggio chi si rivolge a me [come amica, collega, amica HR] per sfogarsi, sciogliere un dubbio, anche tecnico, chiedermi consiglio su come chiedere un feedback al proprio capo, condividere una problematica lavorativa,  o semplicemente per essere ascoltat*. 

Me lo avete chiesto in tanti, ho quindi creato alcuni servizi per le esigenze individuali che meritano attenzione dedicata e pensati per essere svolti a distanza.

Quando Gioia mi ha contattata la prima volta aveva bisogno di sfogarsi e di raccontare la sua frustrazione dettata dal fatto che si era accorta che qualcosa non funzionava ad un certo punto del processo di selezione. 
A vote si corre il rischio di sospettare di non essere all’altezza o di non essere adeguati e invece, magari, è quell’ansia che cerchiamo di contenere attraverso la preparazione del discorso che ci blocca o addirittura influisce negativamente sulla nostra capacità di presentarci in maniera autentica. 

Il suo errore era la troppa preparazione: Gioia si studiava addirittura il discorso e si registrava per ascoltarsi e riascoltarsi. Quando poi l’ho intervistata ho cercato di far uscire la persona, oltre alla candidata, e sono riuscita a rassicurarla sul fatto che sia ok essere emozionati, soprattutto se alle prime esperienze e molto motivati al ruolo e all’azienda in questione. 

Abbiamo lavorato sulla sua reale motivazione e sugli episodi lavoratovi passati utili da ricordare per rispondere a domande del selezionatore con esempi concreti.

Abbiamo anche lavorato sulla sua capacità di descriversi come persona: chi sono, che cosa mi interessa, quali caratteristiche mi porto al lavoro, quali valori, insieme alla voglia di lavorare e a quello che so…
Le ho suggerito alcune tecniche di rilassamento e anche di rischiare provando ad essere se stessa in colloquio. Ha funzionato.


In questo caso Gioia ha fruito di due tipologie di servizio: 

1. Il servizio Ti Ascolto.

Metto a disposizione la mia capacità di ascolto e la mia esperienza come HR, consulente di carriera e persona da molti anni dentro le relazioni fra persona e azienda.
Il primo momento di conoscenza è per me telefonico, canale in cui riesco a sentire quello che passa dalla voce, uno dei nostri tratti distintivi. 
Dopo il primo incontro sceglieremo eventualmente il canale in presenza più consono per entrambi.