Silvia Ghisio

Se dico soft skills a che cosa pensi? Perché lo chiedo e una bibliografia sulle competenze morbide

Se dico soft skills a che cosa pensi? Perché lo chiedo e una bibliografia sulle competenze morbide

Se dico soft skills a che cosa pensi? Perché lo chiedo e una bibliografia sulle competenze morbide




Se dico soft skills a che cosa pensi?
L'ho chiesto molte volte su diversi social e qui ti dico il perché dell’iniziativa volta a trovare risposte co costruite attraverso dialoghi in rete.

In questo articolo trovi “appunti di viaggio” della mia esperienza intorno alla co costruzione di significato “soft skills” attuata a partire dal 2017 attraverso l’uso di sette social network differenti. 

Ha ancora senso chiederselo perché nella comunità scientifica si è rilevata ancora scarsa visione condivisa e anche perché anche Google di recente ha dichiarato che sono tutte soft skill le prime sette caratteristiche richieste per lavorare nella prestigiosa azienda dove le stem hanno un ruolo rilevante.

Eppure: 

  • saper insegnare e motivare; 
  • essere in grado di comunicare e ascoltare efficacemente; 
  • intuire le prospettive altrui (inclusi i valori e i punti di vista degli altri); 
  • essere empatici e di supporto verso i propri colleghi; 
  • saper pensare in modo critico e da problem solver; 
  • ed essere capace di effettuare collegamenti tra idee complesse

sono le soft skills cruciali per essere assunti, ancora oggi nella big tech.


Ritengo utile rendere attuale la domanda e condividere alcuni appunti digitali per continuare a lavorarci insieme.

Lo stiamo già facendo!

Il perché dell’iniziativa 

Davo per scontato che le competenze trasversali, oggetto del lavoro di misurazione e sviluppo, da parte di consulenti che come me hanno una preparazione tecnica attorno a competenze e motivazioni delle persone al lavoro, fossero ormai un tema consolidato e - forse - quasi superato. 
Mi sbagliavo. 

L’antefatto 

A seguito di un invito per un “lunch and learn” in un’azienda di sviluppo software e innovazione; ovvero ho pranzato con tutto il team dell’azienda nella loro cucina aziendale (non mensa, cucina) in una sede innovativa con tanto di terrazza, calcetto, open space ed anfiteatro per le iniziative di team. 
Ho poi avuto 15 minuti in plenaria per introdurre il tema delle Soft Skills. 

Un intervento di quindici minuti ha richiesto diverse call per comprendere l’esigenza: introdurre per il team di sviluppatori di software un argomento diverso dal solito ( temi tecnici) e con lo scopo di sensibilizzare circa l’importanza della comunicazione interpersonale come veicolo della qualità delle interdipendenza interne. 

Le mie domande a seguito dell'esperienza

  • Ha funzionato? Non ne sono stata sicura, so che a seguito dell’intervento ho inviato a dialogare con alcuni membri del team che mi hanno scritto in privato e - non so se il team si fosse poi incuriosito sull’importanza delle competenze trasversali - mentre io mi incuriosii di certo sui temi dell’agile manifesto tanto da firmare quello relativo all’ambito delle risorse umane. Sapevi esistesse? 
  • Mi sono interrogata circa il valore di un intervento in presenza di quindici minuti. Nel 2017 frequentavo il master del sole 24 ore sul digital e social Hr management, tuttavia la digitalizzazione dei processi di sviluppo, i video e le pillole formative non erano così diffuse come oggi mentre scrivo e a un anno abbondante dalla pandemia che ha accelerato ogni digitalizzazione… 
  • Mi sono chiesta se avessi potuto mandare un video della stessa durata ed evitare emissioni di CO2 - spostandomi in auto - e risparmiando diverso tempo [due ore di spostamento]
  • Forse avrebbero preferito la condivisione di una tassonomia delle soft skils piuttosto che un intervento con lo scopo di far sperimentare una interazione di gruppo e un seppur minimo approccio consapevole alla distinzione fra persona, ruolo e competenze umane al lavoro che diventano competenze dentro il ruolo in un contesto specifico.

L’iniziativa di chiedere in rete

Una semplice domanda: "Se dico Soft Skills a che cosa pensi?”

Un esperimento sociale di co costruzione su sette social diversi. 




[dal mio profilo twitter pubblico]

I social utilizzati

  • Facebook - profilo personale 
  • Twitter - mentre seguivo il #SAS Forum a distanza e rispondevo ai tweet di galateo Linkedin.
  • Linkedin: è il social network che uso di più per lavoro. 
  • Instagram: ero presente da una settimana, grazie  ai “miei ragazzi “del corso di Marketing che mi hanno aiutato ad aprirlo.
  • Snapchat: ero presente da una settimana perché molte aziende lo usavano all’epoca per l’induction deo neo assunti e quindi mi sembrava valesse la pena di conoscerlo [che fine ha fatto adesso?] tuttavia ho mandato un video con la stessa domanda ad alcuni miei contatti “pro”.
  • WhatsApp: scoperto la funzione “Broadcast” ne ho creato uno per l’occasione inviato a tutti i miei 77 contatti telefonici che iniziano con A.
L’iniziativa ha richiesto molto lavoro:  gestire le conversazioni con novanta persone su sette social network nei giorni successivi!
Il mio desiderio era dare risposte ad ognuno ringraziando per la partecipazione e conservare le risposte grezze in un file excel. 

Ho percepito fiducia e desiderio di contribuire e condividere.

Mi sono ripromessa di andare avanti in questa analisi e di condividere i risultati con apertura a l confronto e desiderio di continuare il co-design sul tema soft skills, valutazione  e formazione.

Che cosa è successo dopo: 

  • Ho analizzato i dati 
  • Ho creato un report 
  • L’ho condiviso con le persone che avevano partecipato alla co definizione 
  • Ho organizzato - insieme a diversi partner -  quattro eventi diversi di persona win luoghi diversi.
Perché ho continuato a fare iniziative di questo tipo? 
Sono da sempre interessata agli elementi che caratterizzano le persone al lavoro come espressione delle loro qualità umane. 

Sono interessata a misurare gli impatti del differenziale individuale e il loro apporto ai gruppi di lavoro. 

Ho avuto la fortuna di poterlo fare in diverse occasioni per lavoro e amo co disegnare contenuti insieme a colleghi esperti. 

I temi di confronto sulle soft skills che continuo a prediligere sono quelli in cui si tratta: 

  • la loro definizione 
  • La loro valutazione 
  • Il loro sviluppo (perché è possibile apprenderle!)

Se sei interessat* a conoscere i dettagli di quanto è successo dopo e sta ancora succedendo scrivimi e sarò felice di coinvolgerti e di condividere quello che so. 

Sono stati scritti diversi libri sulle soft skills e potrai leggere la bibliografia qui di seguito. 

In quel periodo frequentavo il master in Digital social Hr management del sole 24 ore, dove ho ricoperto anche il ruolo di tutor d’aula e ho apprezzato il fatto di poter sperimentare.


Domande ancora aperte: 

  • Il tempo risparmiato avrebbe potuto essere impiegato in una più dettagliata progettazione dell’intervento? Tu che cosa ne pensi? 
  • Un video avrebbe sortito lo stesso effetto di un intervento in presenza? Hai qualche evidenza? 
  • Vale di più un'interazione di persona?
  • Secondo te, alla luce di quanto abbiamo sperimentato in questi mesi… di persona è sempre meglio? 

Me lo scrivi qui nei commenti? 


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Rassegna stampa

Altri articoli sull'argomento

su Linkedin dal 2017
[dalle soft skills all'agile mindset passando per l'intelligenza artificiale nov 2019] 

Una personale bibliografia sull’argomento al 2017

  1. Soft Skills che generano valore - Le competenze trasversali per l’industria 4.0” - A cura di Marina Pezzoli - Franco Angeli 2017
  2. “A misura di uomo e di donna - Soft skills al maschile e al femminile” - A cura di Maria Cinque, Mariagrazia Melfi, Antonio Petagine - Orthotes Editrice 2016
  3. "Soft Skills per il governo dell’agire - la saggezza e Lee competenze prassico - pragmatiche” A cura di Cristiano Ciappei, Marina Cinque - Francpo Angeli Editore, 2014.
  4. Coaching e sviluppo delle soft skills” di Massimo Tucciarelli - La scuola Editrice, 2014
  5. Scegliere le persone giuste" - Claudio Fernandez Araoz - Etas 2010

Hai qualche libro da suggerirmi sulle soft skills? sarò felice di ricevere i tuoi suggerimenti di lettura! 
Scrivimi qui 

Grazie per aver preso del tempo per leggere i miei appunti di viaggio, spero ti siano stati utili. 

Silvia Ghisio 

Psicologa del lavoro, dopo la laurea e l’abilitazione ho lavorato in consulenza di direzione per diversi anni prima di entrare in azienda a crescere come responsabile employer branding, HRBP per poi passare alle relazioni sterne e agli eventi corporate. 
Del resto ero molto indecisa fra le risorse umane e il marketing, mia grande passione da sempre! Ho frequentato il master in digital e social Hr management della business School del Sole 24 Ore nel 2017 e non smetto di apprendere.
Sono certificata Thomas International per l’utilizzo di alcuni test psicometrici
PPA: personal profile analysis, l’assessment comportamentale su base disc che in pochi minuti ti restituisce il tuo stile personale al lavoro dal 2018 
TEIQ: il test di personalità che descrive i tratti di intelligenza emotiva, oltre a due importanti fattori indipendenti: l’auto motivazione e l’adattabilità, oggi più che mai importante tratto evolutivo.
Li utilizzo in consulenza di direzione e di carriera.


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