Silvia Ghisio

Imprenditorialità dentro e fuori l'azienda

Imprenditorialità dentro e fuori l'azienda

Imprenditorialità dentro e fuori l'azienda



Quali competenze allenare da subito come manager? 


Chi fa il mio lavoro deve essere realista ed avere fantasia insieme, ovvero saper leggere i dati e immaginare scenari futuri, nel breve, nel medio e nel lungo periodo [ per lungo intendo nove mesi, proprio come la durata della gravidanza ]



“nel 2020 il 50% della popolazione sarà “not in a job people”



Diceva  Luigi Centenaro circa dieci anni fa quando è stato mio docente in un corso di digital marketing e conservo ancora gli appunti…

Ha anche aggiunto che il personal branding è una percezione e che presuppone tante strutturate capacità [consiglio la lettura di tutti i suoi libri, lui è un BIG NAME! ;)]


“la pandemia mette a rischio in Europa, a breve termine, 59 milioni di posti di lavoro - ovvero il 26% del totale - attraverso riduzioni di ore o retribuzioni, congedi non pagati o licenziamenti permanenti”
Cito il report Mc Kinsey sul futuro del lavoro di in Europa uscito ieri

Il tema di inventarsi il futuro è stato trattato da tanti autori e non solo riferito alle start up di giovani, ma di persone che uscite dall’azienda decidono di crearne una mettendo a frutto l’esperienza e unendo i puntini.

“Tra coloro che hanno avviato un’impresa, gli imprenditori più anziani hanno un tasso di successo sostanzialmente più alto“ 
L'età perfetta per aprire una start up è 45 anni secondo la ricerca citata qui. 
Tu che cosa ne pensi? 




A volte il coraggio di prendere in mano la propria vita e di farne qualcosa che assomigli alla libera espressione del proprio potenziale, arriva com risposta anti fragile al problem solving più importante di sempre: la nuova vita professionale a tua misura e che dipende da te

Facciamo un esercizio insieme: che cosa pensi faresti se ti dicessero che in azienda non c’è più bisogno di te? 

So che cosa significa [perché è successo anche a me]

So anche che ci vuole tempo per: 

  • elaborare il lutto 
  • Darsi una motivazione [magari diversa da quella che ti è stata comunicata in azienda]
  • Lavorarci sopra e capire quali cose belle tenere e quali invece lasciare andare
  • Capire su quali basi costruire il proprio progetto di carriera 
  • Capire quali competenze andarsi ad acquistare [es. digital marketing, capacità di vendere, capacità di negoziare, capacità di creare una value proposition che faccia la differenza per qualcuno e che quel qualcuno sia disposto a pagare per quel servizio, Capacità di fare analisi della concorrenza.. e altro]
Il Coraggio si può apprendere? Ad esempio? Bella domanda. 

Da psicologa del lavoro preferisco farne un’altra: 
  • che cosa ti impedisce di tuffarti? 
  • Non sai nuotare, hai paura dell’acqua fredda 
  • è troppo lato il trampolino, oppure? 

A volte le persone non sono poi così sicure delle proprie capacità e invece il senso di auto efficacia è qualcosa di importante, assieme alla capacità di vivere nell'incertezza. 





Ho ragionato in diverse occasioni sulle competenze - non scontate - da mettere in campo per crescere in quella che in gergo chiamiamo 

INTERPRENEURSHIP o imprenditorialità 

Ho riaperto per l’occasione un antico assessment di quando si facevano ancora gli in basket [dal il mio profilo da consulente di direzione del 1998 ] in cartaceo e ne attualizzo la definizione: 


“Trasformare un’idea in un progetto spendibile sul mercato in una logica di scalabilità: mettere a terra un’idea e abbinare a quest’idea una strategia di marketing, un piano operativo e un piano commerciale; sapersi costruire un business model canvass e agire per garantirsi un posizionamento competitivo”

Ovvero: 
  • perchè dovrebbero sceglierti? 
  • Quale valore offri al tuo cliente? 
  • Con quali elementi distintivi? 
  • Chi potrebbe avere bisogno dei tuoi servizi? 
  • Quale prezzo sarebbero disposti a pagare? 
  • E così di seguito. 

Fra le cose che ho fatto dopo che sono uscita dall’azienda ho insegnato marketing [ mia grande passione dai tempi dell’università ], poi ho letto il libri di Raffaele Gaito e ho cercato di entrare nella testa di un Growth Hacker [Mindset e strumenti per far crescere il tuo business - Franco Angeli 2017]


Ho lavorato sull’imprenditorialità proprio durante il project work del mio master [in digital e social HR management ] perché è anche una competenza richiesta in azienda e legata alla cecità di innovare, di fare propri i valori dell’azienda e di portare nuove idee. 


Ho mappato gli strumenti digitali  che misurano questa capacità adattiva, oggi indispensabile. L'imprednitorialità si può misurare con test pscicometrici. Scrivi se ti interessa farlo.


Le capacità imprenditoriali sono anche associate ad altre capacità: 

1 - pensiero critico [non puoi infatti solo seguire l’intuito, anche se l’intuito va allenato]
2 - pensiero strategico [chiediti sempre se è tattica o strategia e impara a giocare a scacchi]
3 - intelligenza emotiva [ ne ho parlato qui con gentilezza]
4 - resilienza [ come i surfisti e anche antifragili come l’acqua ]
5 - auto efficacia [ se non credi di potercela fare, cadere, rialzarti e chiederti che cosa hai imparato  soffrirai molto; questa è la prima cosa su cui lavorare ]






Ritengo indispensabile che ognuno, se non l’avesse già fatto, possa prendersi del tempo per pensare al proprio senso del lavoro e ai propri interessi personali che magari possono diventare il proprio futuro professionale. Potrebbe addirittura scoprire cose di Sè che aveva lasciato nel cassetto della scrivania dell’ufficio. 

Bisogna essere molto bravi a non confondere il “che cosa fai” con il “chi sei”.

Questa cosa è difficile, soprattutto per chi mette l’anima in quello che fa, oppure - detto altrimenti - lavora per vocazione, ma ci si può lavorare.

Ho letto anche dati, anche prettamente locali; si dice che entro l'anno ci possano essere due milioni per persone in uscita dalle aziende, a seguito dei tagli dovuti alla crisi che questa pandemia ha portato inevitabilmente come effetto collaterale. 


"come dice un vecchio adagio, è meglio che sappiate ciò che volete perchè potreste ottenerlo e dovrete accettarlo. Sia che abbiate successo,  sia che incontriate difficoltà, dovete sempre credere nel vostro valore in quanto persone.
Questo è ciò che conta" 


[cit. Christopher Reeve 2001 - Niente è impossibile]



[foto d'archivio personale - PhigitalHR © è la modalità di lavoro un pò fisica e un pò digitale che credo possa essere il futuro del lavoro]

Se desideri lavorare sul tuo bilancio di competenze anche al fine di supportare le tue prossime scelte, scrivimi.

Possiamo lavorareinsieme in modalità PHYGITALHR © un pò in presenza e un pò in digitale, e basato su una relazione di fiducia e continuativa.

#energiaPura è anche consulenza di carriera. 

Come psicologa del lavoro da oltre vent’anni aiuto le persone ad essere consapevoli del loro valore professionale e soprattutto connesse con le loro motivazioni profonde.
Sia che siano dentro l’azienda sia che siano a creare valore per i propri clienti fuori dall’azienda. 

Ricorda che tu vali 
E buon lavoro! 

Silvia Ghisio 



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