Silvia Ghisio

L'orgoglio di lavorare in un'azienda familiare che ha compiuto 50 anni!

L'orgoglio di lavorare in un'azienda familiare che ha compiuto 50 anni!

L'orgoglio di lavorare in un'azienda familiare che ha compiuto 50 anni!



Francesco è un giovane manutentore meccanico appassionato, curioso e coraggioso. E’ nato in Brianza e cresciuto a pane, sacrifici, lavoro e risultati. 
E’ con lo stesso approccio alla qualità e alla soluzione dei problemi per il cliente che si ferma anche oggi, tutti i giorni, a fianco dei suoi colleghi dentro gli uffici e in officina alla Ungari, l’azienda che ha creato 50 (ormai 51… ) anni fa. 

Francesco è coraggioso perchè allora era “a libro paga” dentro un’azienda e ha rischiato: ha messo in gioco un futuro certo per buttarsi nella sua impresa, spinto dalla passione per la soluzione di problemi meccanici dei carrelli elevatori e per la creatività nell’ideazione di nuove soluzioni tecniche. 

Un tempo si trattava “solo” di meccanica, oggi invece l’analisi dei problemi è variegata e infatti il divertimento nell’individuazione del guasto al motore o alla batteria passa per componenti oleodinamiche, elettriche, elettroniche perchè anche in questo settore la tecnologia ha compiuto passi da gigante. Ma di questo parleremo in altra occasione. 

Quello che vorrei raccontare qui è il significato di lavorare con un’azienda che ha una storia, che è cresciuta insieme a una e - via via — più famiglie e che oggi è una delle aziende d tenere d’occhio se sei appassionato di meccanica. 


50 anni fa Francesco ha iniziato da solo, ha saputo dire di si al passaparola dei clienti soddisfatti e ha coinvolto nella sua impresa Rita, la sua giovane sposa.

“Ho deciso di seguire il sogno del marito e ho lasciato anche io il mio lavoro da responsabile amministrativa dentro un’importante azienda per incominciare una nuova avventura insieme”.


Quando mi ha raccontato questa storia ha continuato a sorridere e si è emozionata perchè posso solo immaginare che cosa possa passare nella testa e nel cuore di una giovane moglie con una posizione di prestigio e il desiderio di farcela. Mi è sembrato di sentire la paura mista a fiducia, la lotta fra il cuore e la ragione e ha prevalso il primo.













Chissà che cosa si prova a ripartire da “zero” in uno scantinato e crescere insieme, anche come famiglia, facendo felici i clienti e quadrare i conti? 

Poi anche la famiglia e cresciuta e Marco e Milena entrambi hanno contribuito - con le loro propensioni - a creare quella che è oggi la Ungari: dealer Toyota, 40 dipendenti, 20 furgoni modernamente attrezzati a disposizione delle esigenze di manutenzione e riparazione dei carrelli multimarca.





Il fatto di “entrare in famiglia” lo senti e lo compendi tutti i giorni quando varchi il cancello della Ungari, perchè non puoi non conoscere che cosa c’è dietro un’insegna:

    le persone, 

    le loro storie 

    Il loro valori 

    il loro desiderio di migliorarsi ogni giorno

    di crescere, far crescere e creare qualcosa per  chi verrà dopo. 











      Bel risultato per una giovane coppia di coraggiosi, mi sembra!

      Ho avuto l’onore di conoscere la famiglia Ungari anni fa in occasione  di un grande cambiamento organizzativo e poco prima della grande crisi di settore, e di collaborarvi anche in tempi recenti.

      E' proprio la crisi di qualche anno fa che ha spinto il figlio Marco, a domandarsi come continuare a crescere in base alle mutate esigenze del mercato. 

      Durante un discorso in occasione dei 50 anni Marco - oggi direttore generale - ha ringraziato la crisi, perchè senza di essa probabilmente si sarebbe adagiato sui risultati consolidati fin lì e invece oggi la “piccola Ungari” conta 40 dipendenti e una partnership commerciale con uno dei più importanti gruppi internazionali: Toyota 

      In azienda si respira cultura brianzola e giapponese insieme che sembra distante ma non lo è: 

      il miglioramento continuo 

      La collaborazione 

      L’analisi dettagliata dei problemi 

      Il rispetto 

      Il valore per il cliente .

      Sono i valori comuni alla “Toyota way” che hanno trovato terreno fertile in azienda. 


      La formazione è talmente parte del DNA dell’azienda  che si investe ogni anno sulla crescita delle persone - e anche del business: la formazione infatti è la nuova nata divisione a seguito dell’apertura di un training center a vista officina. Ma anche di questo parleremo più avanti. 

      Tanti anni fa mi trovai a colloquio con l’amministratore delegato di un’importante multinazionale e mi chiese: lei lo sa qual è la differenza fra un manager e un’imprenditore? 

      Oggi so che nascere con l’azienda di famiglia alle spalle può essere molto sfidante: essere imprenditori di seconda generazione impone “di fare meglio” di chi ti ha preceduto e questo implica l’umiltà di partire dalla base per crescere ogni giorno; implica continuare a far crescere l'azienda a mutate condizioni di mercato. 

      E' una sfida che richiede coraggio!

      In Ungari ho trovato un approccio manageriale democratico che tende a coinvolgere le persone nelle decisioni e a chiedere certamente lo stesso amore e la stessa passione che ha permesso all’azienda di arrivare sin qui. 

      Ho trovato una famiglia che ascolta e vede le persone nella loro interezza, che chiede molto dal punto di vista professionale e offre solidità, formazione continua, le migliori dotazioni sul mercato e la certezza di crescere, assieme ai risultati

      Lavorare in un’azienda che si basa sulla qualità del servizio al Cliente significa anche aspettarsi attenzione come cliente interno. 

      L’officina è gestita con il metodo Lean al 100% e se vi aspettate odore d’olio e grasso in giro è perchè non avete ancora visitato la sede di persona. 


      E’ un ambiente talmente gradevole che viene voglia di andare a cambiarsi e mettere mano alle macchine. 
      Nello spogliatoio un messaggio chiaro: “un giorno passato senza sorriso è un giorno perso”. 

      Il valore per il cliente è il fine ultimo; la passione per la velocità e la qualità è il motore che deve guidare i repentini cambi di ritmo


      “Lavoriamo come al 118” mi ha spiegato Mario il primo giorno in azienda: e aveva ragione. Il service è governato da una centrale di gestione di priorità. La Ungari è nata per passione; è cresciuta col cuore e questi sono gli ingredienti segreti del successo. 

      Sai qual è la differenza fra il lavorare per una grande multinazionale e un’azienda familiare? 

      Qui sei visto! 

      Silvia 






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