Silvia Ghisio

Da dove nasce la mia passione per la psicologia applicata al mondo del lavoro.

Da dove nasce la mia passione per la psicologia applicata al mondo del lavoro.

Da dove nasce la mia passione per la psicologia applicata al mondo del lavoro.



Quattro anni fa ho aperto il mio blog  per condividere pensieri sul mondo del lavoro e come reazione al fatto che i social fossero diventati un ambiente ostile .

Ho quindi creato un mio spazio dove condividere e accogliere pensieri sul mondo del lavoro, con semplicità, come quando ci si incontra in un rifugio di montagna. 

Poi in montagna ci sono andata a vivere per davvero e adesso scrivo dalla mia adorata Val d’Intelvi, vista lago di Como e ho continuato a scrivere anche da qui, ma per motivi diversi.


[mia foto durante una pausa, per bere il caffè devo fare quattro chilometri..]
Oggi scrivo per condividere quello che so, per fare ordine e affinché qualcuno alla ricerca di stimoli possa magari trovarne su queste pagine.  

Per lavoro costruisco ponti, ne ho parlato qui

Sono un "tecnico" di competenze, motivazioni e capacità di riconoscere e valorizzare il potenziale delle persone al lavoro, in apprendimento e nelle fasi di cambiamento.

Adoro fare aula, anche a distanza, con ogni tipologia di persone: imprenditori, manager, persone alla ricerca di un lavoro, professionisti, discenti al master, alunni in fase di orientamento. 

Amo lavorare con le persone e raccontare quello che so, sono appassionata sostenitrice della sharingness, la condivisione finalizzata a quel “Giving back” che ho imparato a mia volta.

Per lavoro da sempre, dopo la laurea in psicologia de lavoro, ho fatto questo: ho dato dritte agli amici su come cercare lavoro, ho aiutato persone e aziende a trovarsi, sono stata la responsabile del marketing verso i candidati di una nota agenzia per il lavoro, ho creato ed erogato progetti di assessment [valutazione delle competenze in fase di selezione e sviluppo] ho creato soluzioni per far crescere le competenze di persone, in team in aula, all’aperto e anche a distanza.

Ero una che leggeva i giornali [e lo faccio tutt’ora!] e quando lessi [nel lontano 1996] la notizia sul Sole 24 Ore che in Italia si stava dibattendo per far approvare il così detto Pacchetto Treu, mi interessai subito alla questione: in Italia ci erano voluti più di vent’anni per mettere d’accordo le forze sociali. Qui da noi saprai che il sistema [giuslavoristico] è più complesso e anche più garantista [25 anni fa] rispetto a molti paesi esteri: il che significa che i diritti dei lavoratori [subordinati] hanno consentito a generazioni di entrare in azienda ed uscirne dopo diversi anni [sempre nella stessa!!] e “godersi” la pensione.

Avrai forse sentito dire che in Italia per gli imprenditori il costo del lavoro è la voce più alta nel conto economico aziendale. Alle superiori ho studiato ragioneria, ma solo perché non avevo la più pallida idea delle mie attitudini o di cosa mi interessasse: a tredici anni mi interessava solo uscire con gli amici e fare sport!
 
Per fortuna mia padre mi esortò a prendermi un diploma e io seguii la sua indicazione: scoprii infatti solo più tardi quanto fosse interessante conoscere: e compresi anche il mio stile di apprendimento attraverso sia test di Kolb [conosci? Interessante!].

La passione per lo studio arriva quando capisci che studi per te, quando trovi la tua motivazione! ;)

Ci sono alcune persone che prediligono studiare i tomi e poi provare a praticare, a me è sempre interessato sapere a che cosa servisse conoscere un determinato argomento e ho spesso abbinato lo studio alla pratica: sono una che ama approfondire quando ha compreso il perché.

Non ho mai smesso di studiare. 

Sono nata a Milano e per noi [a casa] il lavoro è un valore, come anche l’onestà, l’altruismo, l’integrità; sono stata la prima della mia famiglia a laurearmi e mia madre ed entrambe le mie nonne hanno sempre lavorato. 

A tavola alla sera ho spesso ascoltato i dialoghi dei miei e - adesso - mi diverte dire che sono cresciuta a “pane e cedolini” perché mia madre lavorava nelle risorse umane di una grande azienda italiana, ora Thailandese. La Rinascente - i grandi magazzini di Milano -  se ti appassiona la storia leggila qui.

Il primo orientamento verso il mondo del lavoro lo si riceve in famiglia! 

Ho lavorato per un pò con la professoressa Cristina Castelli in Cattolica - la donna che ha portato l’orientamento scolastico e professionale in Italia e mi piace ricordarlo a tutti gli studenti che incontro ancora oggi nelle sessioni individuali e di gruppo presso le scuole. Mi ero fatta - come tutti - un’idea di che cosa significasse “lavoro” basata sulle facce e sui commenti dei miei alla sera. 

Se incontri qualcuno che ti passa entusiasmo per quello che fa, poi ti incuriosisci, e io mi dissi che mi sarebbe piaciuto - da grande - essere dalla parte di chi decide o comunque può influire sui destini delle persone al lavoro.
Scelsi così di continuare a studiare dopo il diploma e scoprii per caso dell’esistenza di una facoltà nuova: Psicologia del lavoro. Era il 1991 e in Italia si poteva trovare studi di psicologia presso l’Università degli Studi di Padova, oppure presso l’università degli studi di Torino. 

Scelsi Torino perché mi sembrò un’opportunità studiare nella città industriale per eccellenza, in effetti fu così. Molti dei miei docenti erano anche manager FIAT e questo penso fece la differenza. 
La mia passione per come nelle aziende si trasformano le materie prime però credo nacque quando alle elementari mi portarono in gita a vedere la centrale del latte e addirittura una centrale nucleare… 

La psicologia applicata al mondo del lavoro mi ha resa curiosa e continua a farlo perché ogni persona è un mondo a sè e c’è una componente soggettiva e unica che prende ogni progetto diverso dall’altro che per me è un valore.

Le organizzazioni senza persone e le loro interazioni - del resto -  sono solo artefatti, non credi? 

Ero molto indecisa se occuparmi di marketing o di risorse umane e poi ho continuato ad interessarmi di entrambe le tematiche in questi oltre vent’anni dopo la laurea, anche perché in certi casi si incrociano, come nella capacità di vedere l’altro. 


L’italia è una Repubblica fondata sul lavoro - l'articolo 1 della nostra Costituzione afferma in modo molto chiaro che ogni cittadino italiano deve avere la possibilità di lavorare.

Anche l'art. 4 tutela il diritto al lavoro e afferma che esso è anche un dovere, in quanto "ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società". Nello stesso articolo si legge che "la Repubblica [...] promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto". Il lavoro è dunque il principio su cui si basa la nostra società, affinché ognuno faccia la sua parte per contribuire al benessere e al progresso della propria nazione…

Faccio la mia parte oggi come libera professionista con vent’anni ed oltre all’attivo in progetti di:
  • consulenza di carriera 
  • valutazione delle competenze 
  • formazione 
  • consulenza di direzione.


Mi sono formata per valutare lo stile delle persone al lavoro, i tratti di personalità, l’intelligenza emotiva delle persone e mi piace parlarne perché la consapevolezza del proprio bagaglio possa emergere quale punto di forza di ogni persona. 

Per lavoro nel frattempo scrivo anche perché a volte le passioni possono diventare un modo per guadagnarsi da vivere. Hai presente L’IKIGAI?




Da qui in poi sarà ancora più importante sapere diverse cose in merito al mondo del lavoro perché il lavoro non è più un luogo ma quello che si fa e il lavoro subordinato non sarà più per molti l’unica via per mantenersi e per offrire il proprio contributo produttivo alla società. 


Il senso del lavoro è qualcosa di sempre più importante e ritengo fondamentale iniziare sin da subito ad interrogarsi circa il concetto di sostenibilità del lavoro e delle soft skill adattive per questo mondo in trasformazione dalla rivoluzione digitale prima e dalla pandemia poi. 

I dati Mc Kinsey prevedono la perdita di 56 milioni di posti di lavoro nei prossimi mesi e tocca farsi trovare preparati. 

Al concetto di posto di lavoro sostituisco già da tempo quello di employability quale mix di ingredienti in continuo equilibrio dinamico da coltivare e far crescere per trovarsi uno spazio in questo mercato in rapida trasformazione.  

Ne ho parlato alla Milano Digital Week legato al concetto di lavoro sostenibile, insieme ad altri stimati professionisti. 


[grazie M.I.U.R.A. Group e A.I.S.M. per l'opportunità]
Trovi il video qui - Il lavoro sostenibile dall’employability alle soft skills adattive.


Continuerò a scrivere e a condividere quello che so sulle mie pagine e in quelle di altri perché credo nel potere dell’apprendimento sia formale che informale e mi auguro che passando di qui tu possa trovare qualche spunto di interesse. 

Scrivimi qui se desideri condividere un racconto di lavoro, ti ascolto volentieri. 

Qualche articolo sul tema lavoro: 

Qualche consiglio di lettura: 


Bio
Dopo la laurea e l’abilitazione ho lavorato in consulenza di direzione per diversi anni prima di entrare in azienda a crescere come responsabile employer branding, Hr business partner, per poi passare alle relazioni esterne e agli eventi corporate nel gruppo Quanta.
La mia passione per il marketing, per le risorse umane e per il digitale mi portata frequentare un master in digital e social hr management; conosco il ruolo dei test psicometrici nelle diverse fasi della people experience.
Sono  certificata per l’utilizzo del PPA - personal profile analysis - il test comportamentale che in otto minuti restituisce lo stile di comportamento al lavoro su base DISC. 
Sono fra le prime in Italia ad essere certificata TEIQ, il test di personalità che misura l’intelligenza emotiva di persone e team. 
Nel 2021 mi sono certificata per l’utilizzo del HPTI, il test di personalità che misura l’alto potenziale manageriale dei senior.
Uso questi strumenti in consulenza di direzione e di carriera. 
Scrivimi qui se desideri condividere un racconto di lavoro, ti ascolto volentieri. 






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