Silvia Ghisio

Che cappello indossi oggi?

Che cappello indossi oggi?

Che cappello indossi oggi?



Che cappello indossi oggi?
Oggi è il tuo compleanno e sei lontana. Indossi il solito cappello grigio? 
Oggi io ne indosso uno metaforico rosso e ti racconto questa storia che potrà esserti utile.
Metto il cappello rosso ogni volta che una cosa voglio guardarla con l’occhio dell’emozione: bello, brutto, mi piace, mi fa paura … e io oggi sono spaventata perchè non mi aspettavo succedesse così in fretta..! 


  • Chissà se sono stata brava a farti capire che il mio abbraccio può arrivare fin lì?
  • Chissà se sono riuscita a farti sentire il mio amore e a trasmetterti i valori per la vita che ritengo fondamentali? 



Ho pensato di scriverti due cose che forse leggerai, come da tua antico suggerimento, ma tranquilla, non voglio parlare qui del senso della vita, anche se ci vorrebbe…!!



Poi ho messo il cappello bianco che indosso tutte le volte che una cosa la voglio analizzare, voglio raccogliere tutte le informazioni possibili, senza giudizio, solo per raccogliere informazioni circa una cosa. E te ne ho condivisa qualcuna. 

Il mio prof di psicologia del lavoro diceva che i soggetti si dividono in esperti e neofiti. 

Gli esperti sono quelli che si sono costruiti una mappa mentale del mondo da esplorare (come per esempio laurearsi) e che di conseguenza possono adottare un piano (test - operate - test - exit) per procedere. 
Questa è la base del sistema che usa il nostro cervello e di conseguenza il calcolatore (ovvero il nonno del pc!!) 

Dico sempre a tutti i ragazzi che è normale avere paura di fronte al nuovo perchè non si ha ancora la mappa… a maggior ragione adesso vorrei scriverti tutto quello che so per facilitare il tuo viaggio ma sarebbe sbagliato perchè so anche che il bello è che ognuno guada il mondo con i propri occhi. 

E i tuoi sono bellissimi! 

C’è solo una cosa che vorrei che tu guardassi con occhi oggettivi: il bene e il male, il lecito e illecito, il rispetto e il non rispetto (delle regole e delle persone). 

Qui non transigo. 

Il rispetto delle regole è quello che ci consente di giocare pulito, di essere rispettabili e di dormire sonni sereni. Il rispetto delle persone è quello che ci fa stare bene e che semina cose buone che poi, da qualche parte, tornano vedrai.

Fidati che se avrai la pazienza di ascoltarti e di trovare la tua strada nel mondo - di studiare quello che ti appassiona - poi alla sera sarai stanca e ricca di soddisfazioni. Questa è la via che conosco per provare piacere in quello che faccio per lavoro. 

Fidati del tuo istinto e non rinunciare mai ai tuoi sogni. 

Fidati di te stessa ma anche del del coraggio di chiedere, quando c’è bisogno, che wonder woman non esiste!!!  

E’ possibile stare stare bene da soli, solo allora potremo davvero stare bene con qualcun altro. 
Sii soddisfatta di ogni conquista personale perchè la mappa che ti stai costruendo è la TUA . 
Ecco, ogni volta che pensiamo positivo è come se indossassimo un cappello giallo e quando lo facciamo di una cosa vogliamo elencare solo le cose positive e solo quelle. 
Di solito chiedo alle persone di provare a dire almeno dieci cose positive del fatto di rimanere a letto una settimana con una gamba ingessata… è un ottimo esercizio che ho fatto più volte nella mia vita e ti assicuro che è servito!!
Spero possa tornarti in mente tutte le volte che qualcosa andrà diversamente da come te l’eri immaginato: si possono sempre trovare le dieci cose positive, ricorda. Lo stiamo facendo anche adesso, te ne sei accorta?
Di solito è inutile accanirsi, leggi anche i segnali deboli, o le coincidenze (non lo sono mai…;)!!
Sono sicura che quando prendi un foglio bianco e inizi un disegno nuovo stai indossando il cappello verde: Indosso un cappello verde ogni volta che voglio creare qualcosa di nuovo! 
Poi serve una strategia, una pianificazione e allora metto quello BLU.
Il cappello blu è quello che organizza la sequenza di tutti gli altri… ed è un cappello difficile da imparare ad usare perchè a volte quello Rosso è prepotente e pretende di avere il sopravvento, come quando abbiamo paura, come quando ci facciamo sopraffare dall’ansia, come quando viene voglia di piangerci addosso o di urlare la nostra rabbia.

Ne manca uno: quello nero, quello dell’avvocato del diavolo, utile per evidenziare di una situazione tutte le criticità. Ad esempio: occhio a quelli che negano i fatti o che credono solo nella fortuna!!

Ti ho raccontato questa cosa dei cappelli perchè è una tattica che ho imparato anni fa dal sig. De Bono (cerca su google) e che ho trovato molto utile, anche per affrontare i problemi con un approccio semplice!

Insomma, non volevo lasciarti una dispensa ma dirti che mi sento molto meglio all’idea che il cappello bianco e blu abbiano cambiato le sorti della mia giornata, oggi. E questa cosa dei cappelli spero possa esserti di utilità pratica per affrontare i tuo viaggio!


PS ricordati che sei preziosa.


Dicono che oggi la temperatura sarà mite...così, tanto per cambiare argomento. Provo a fare due passi. 

Ciao 
mamma 




Siamo già connessi?